Elima si propone di utilizzare il suono e l’ascolto per costruire una nuova visione della storia e del futuro dei luoghi. Il progetto si diffonde in una delle aree più caratteristiche della Sicilia, quella del trapanese, prendendo il nome dalla città che gli Elimi fondarono sul monte Castellazzo, nella collina che sovrasta la città di Poggioreale Antica.
L’ascolto è uno strumento cieco e per certi versi vergine. Ascoltare e registrare i suoni, come accade per le immagini e la fotografia, è un’azione di ricerca nel territorio che si sviluppa in base alla creatività e alle intuizioni. Con Elima, tutto ciò si traduce in un continuo contatto con il paesaggio attraverso la storia degli uomini che lo hanno vissuto e la risonanza delle terre, il territorio che suona attraverso i suoi elementi.