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Sonorities Festival 2024

Sonorities Festival Belfast

Per oltre quarant’anni Sonorities ha aperto la strada a musicisti, compositori e artisti del suono di tutto il mondo.
Quest’anno torniamo a Belfast, dopo la partecipazione del 2016, per presentare il nuovo lavoro “Plasma”, nuovo brano basato su alcune delle registrazioni custodite nei nostri archivi. Trovate il nostro brano nella sezione “listening room – programma 2” del festival insieme ad altri importanti sound artist proveniente dal resto del mondo.

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Risonanze e Coesistenze. Suono territori e margini – book presentation

How listening practices can be deployed as a way to critically traverse the border territories, challenging persisting notions about the “inescapable marginality”, “residuality,” and “peripherality” of rural areas?

Presenting the book “Risonanze e Coesistenze. Suono territori e margini”

Edited by Leandro Pisano and Beatrice Ferrara, the essays presented in this volume range from the narration of the artist’s personal experience to the critical analysis, and its debates, of the definitions of sound art without excluding their interventions in border and marginal territorial contexts, comparing to conflictual dynamics of a political, cultural, economic and social nature.

It is a series of contributions written by artists from different geographical contexts (Latin America, Asia, and Europe). Starting from the analysis of their practice, they broaden the focus to themes like identity, community, borders, and cultural translation to restore, through writing, that sense of complex listening and resonating work that starts from the territory to amplify itself on a global scale.

The authors of the essays are, in addition to the volume’s editors, Yukiko Shikata, Joseph Sannicandro, Nicola Di Croce, Budhaditya Chattopadhyay, Salomé Voegelin & David Mollin, Sarah Waring, Pietro Bonanno, Fabio R. Lattuca, Nataniel Alvarez, Sandra Ulloa, Philip Samartzis, Alessandra Pioselli.

The presentation will be moderated by Francesco Bergamo and introduced by Alessandra Calanchi.

Speakers: Yukiko Shikata, Joseph Sannicandro, Nicola Di Croce, Budhaditya Chattopadhyay, Salomé Voegelin & David Mollin, Sarah Waring, Pietro Bonanno, Fabio R. Lattuca, Nataniel Alvarez, Sandra Ulloa, Philip Samartzis.

A intervenire saranno l’etnomusicologa Delia Dattilo (Università di Cagliari), la linguista Cinzia Citraro (Università della Calabria), i musicologi Amedeo Fera (Katholieke Universiteit Leuven) e Fabio R. Lattuca (Vacuamoenia), i sound artist Pietro Bonanno (Vacuamoenia), Remo De Vico, Costantino Rizzuti e Daniela Diurisi (Petrolio), la cantante e ricercatrice indipendente Anna Maria Civico.

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Echos

Ēchos – Le dimensioni dell’ascolto si pone come obiettivo principale quello di creare un produttivo dibattito su alcuni aspetti legati all’ascolto e sulla raccolta sonora come pratica individuale e di comunità.
Il convegno, si sviluppa in quattro piccole sezioni: Ambienti (Riflessioni sui modi di pensare, percepire e produrre suoni in contesti diversi e attraverso esperienze in cui la musica non è l’unico orizzonte espressivo), Persone (Metodi e scopi della ricerca sul campo in ambito linguistico; esercizi di ascolto collettivo e costruzioni simboliche nei rapporti tra persone e ambienti), Pratiche (Utilizzo delle tecnologie per la costruzione di uno spazio del suono e del suono nello spazio), Rappresentazioni (Raccolta e archiviazione sonora, riutilizzo del materiali sonori; partecipazione attiva di cittadinanza nei processi di autorappresentazione).

A intervenire saranno l’etnomusicologa Delia Dattilo (Università di Cagliari), la linguista Cinzia Citraro (Università della Calabria), i musicologi Amedeo Fera (Katholieke Universiteit Leuven) e Fabio R. Lattuca (Vacuamoenia), i sound artist Pietro Bonanno (Vacuamoenia), Remo De Vico, Costantino Rizzuti e Daniela Diurisi (Petrolio), la cantante e ricercatrice indipendente Anna Maria Civico.

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Elaborato su un concept di Delia Dattilo con il coordinamento di Anna Infante, il convegno è realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura: «L’ascolto – racconta Delia Dattilo – resta al centro della comunicazione e delle espressioni negli spazi che abitiamo. In occasione di questo incontro, abbiamo coinvolto studiosi e studiose, musiciste e musicisti con cui in passato, in momenti diversi, mi sono trovata a ragionare sulla complessità delle dimensioni dell’ascolto e sulla sua importanza nei processi di rappresentazione». «I contributi presentati in questa giornata – sottolinea Anna Infante – saranno riuniti in un volume di prossima pubblicazione; il nostro auspicio è di poter dare ulteriore continuità ad analoghe proposte, pure di carattere inclusivo e partecipativo».

L’incontro è promosso dall’associazione culturale Alt Art, in partenariato con la Biblioteca ‛Gianfranco Labrosciano’, l’associazione Tecné, Donne in Cammino APS, l’associazione Progetto Paterno, il Parco d’arte Alt Art, Piano B srls, EDEN srls, Divini Itinerari srls.

Sarà possibile partecipare all’evento sia in presenza, sia in diretta streaming, tramite i canali social dell’associazione Alt Art.

open field recording

open field recording

L’Associazione Culturale Interzona si occupa di suono, arti, tecnoculture e studio dei territori rurali. È stata fondata nel 2003 a San Martino Valle Caudina, un piccolo borgo rurale ai confini tra Irpinia e Sannio beneventano. A partire dal festival internazionale di arti e nuove tecnologie Interferenze new arts festival, l’Associazione Culturale Interzona ha sperimentato, nel corso degli ultimi diciotto anni e in diversi territori rurali (Irpinia, Fortore beneventano, area Barsento-Trulli in Puglia, ma anche Molise, Cilento e Sicilia), una serie di format ibridi (residenze, laboratori, workshop, progetti di studio sul campo) confluiti in una piattaforma di ricerca focalizzata sul concetto di (neo-) ruralità, nella quale si intersecano approcci multidisciplinari e critici ispirati ai New media studies e agli Studi culturali e postcoloniali. Tra i progetti sviluppati dallìassociazione, ci sono anche Liminaria (2014-2018), Mediaterrae Vol. 1 (2007), FARM/Interferenze (2012) e Barsento Mediascape (2013). Un’edizione del festival Interferenze è stata organizzata nel 2010 in Giappone (Interferenze Seeds Tokyo).

Parte il 3 marzo prossimo Open Field Recording, workshop online gratuito di registrazione sonora d’ambiente a cura dell’Associazione Culturale Interzona – APS, nel corso del quale undici esperti, artisti e studiosi del campo presenteranno ai partecipanti tecniche, pratiche e applicazioni del field recording e della sound art.
 
L’intero ciclo di incontri, che si terrà su piattaforma Zoom e che si concluderà il 7 aprile, è organizzato in collaborazione con il dipartimento DISCUI Università degli Studi di Urbino, Sound Studies Forum e RUFA – Rome University of Fine Arts. Media partner dell’iniziativa è VacuaMoenia, piattaforma indipendente sullo studio dei paesaggi sonori dei borghi rurali abbandonati in Sicilia.

programma

TUTOR — Alessandra Calanchi e Francesco Bergamo.
Modera Leandro Pisano, introducono Caterina Tomeo e Federica Francis Sosta

TUTOR — Raffaele Mariconte

TUTOR — Enrico Coniglio e Nicola Di Croce

TUTOR — Giuseppe Cordaro e Riccardo Caspani

TUTOR — Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno

iscrizione

La frequenza almeno del 70% del monte ore previsto dà diritto al conseguimento dell’attestato che verrà rilasciato al termine del workshop.
Per l’iscrizione, completamente gratuita fino a esaurimento posti, è necessario compilare il form raggiungibile cliccando il bottone sottostante

iscrizioni chiuse

liminaria summer school

Liminaria Summer School

La summer school 2021 di Liminaria si propone di costruire una riflessione sugli impatti dei cambiamenti climatici nelle aree interne del Paese, come possibile strumento per l’elaborazione di futuri territoriali che emergano dalle comunità stesse che le abitano. Ci proponiamo così di trarre ispirazione dal lavoro portato avanti dall’Environmental Humanities Laboratory del KTH di Stoccolma, “Occupy Climate Change”, nella raccolta di racconti, elaborazioni narrative che partono dalla semplice domanda “come ti immagini la tua città tra 200 anni?”. Partiamo dal presupposto che un lavoro del genere sulle aree rurali possa essere interessante, in quanto considera i cambiamenti climatici come punto di partenza rispetto al quale costruire una sfida, un esercizio di immaginazione sul futuro dei propri territori in sé, in una fase storica che a più dimensioni lo inibisce. Ci concentreremo su un’area rurale della Campania, la Valle Caudina, per ripensare, insieme a un gruppo di lavoro composto da docenti, studenti e attori locali, la questione dei futuri possibili per i territori rurali, attraverso una serie di esercizi di immaginazione e riflessioni che attaccheranno la questione dei cambiamenti climatici nelle sue dimensioni geografiche, politiche e sociali. Sarà un’espediente per proporre una re-interpretazione delle trasformazioni che questo territorio sta attraversando, cercando al contempo di sperimentare nuovi linguaggi e inediti codici per poterle leggere e raccontare.

La summer school avrà luogo a San Martino Valle Caudina, centro di 4900 abitanti ai piedi del complesso montuoso del Partenio, profondamente segnato negli ultimi anni da una serie di eventi alluvionali culminati nel disastro del 21 dicembre 2019, quando l’alveo del fiume che scorre sotterraneo in una parte del centro storico è esploso, venendo in superficie e determinando di fatto una ferita, una frattura nel tessuto urbano che ha impresso una serie di repentine e imprevedibili trasformazioni alla vita del paese.

Questa prima edizione della summer school sarà parte di un evento più ampio organizzato da Liminaria, progetto di studio e di ricerca sul campo attivo dal 2014 e orientato alla creazione di reti sostenibili dal punto di vista culturale, sociale ed economico in diversi territori del Meridione d’Italia, che comprenderà anche una breve residenza artistica e una giornata finale di incontro con la comunità locale. Liminaria mette in campo una serie di diverse (narr-)azioni in un’ottica che si fonda sull’esperienza di strategie e pratiche sostenibili di transizione ed innovazione interagite con gli spazi, i paesaggi e le comunità locali.

Per quattro giorni si alterneranno lezioni e dialoghi online e in presenza con docenti provenienti da campi molto diversi, ma non per questo distanti: dalla filosofia all’ingegneria, dalla geografia dello sviluppo alle discipline artistiche. Ai momenti di formazione si succederanno momenti di confronto con alcune realtà territoriali, ma anche momenti laboratoriali. L’obiettivo è lavorare insieme per la realizzazione di prodotti audio che raccolgano le voci del territorio come base per una prima riflessione su come pensare la propria dimensione futura. Vuole essere una scuola, ma anche una piccola occasione di ricerca collettiva.

Tra i docenti avremo Ornella Albolino (Università degli studi della Basilicata), Alfonso Amendola (Università degli Studi di Salerno), Marco Armiero (Environmental Humanities Lab del Royal Institute of Technology-Stoccolma), Dario Gentili (Master Environmental Humanities-Università degli Studi Roma Tre), Maura Peca (A Sud onlus, CDCA-Centro Documentazione sui Conflitti Ambientali), Daniele Pitteri (AD Fondazione Musica per Roma – Auditorium Parco della Musica), Saverio Romeo (Birkbeck University of London), Filippo Tantillo (Responsabile Officine Aree Interne).

Per prenotare un posto alla scuola è necessario scrivere entro e non oltre il 10 luglio all’indirizzo email liminariainterferenze@gmail.com, allegando una breve lettera di presentazione che raccolga le motivazioni che sostengono la partecipazione. La scuola vuole essere GRATUITA e non prevede nessuna quota di iscrizione: questo rende necessario stabilire un numero massimo di partecipanti per le/i quali sarà garantita ospitalità nel convento francescano di Santa Caterina.

Per ulteriori eventuali informazioni, è possibile scrivere allo stesso indirizzo email o consultare il sito di Liminaria che verrà aggiornato nelle prossime ore con ulteriori specifiche sul programma e con i dettagli relativi a un incontro online di presentazione della scuola, che si terrà tra il 5 e l’8 luglio.

visita il sitoenglish

wiad

WIAD 2020 Palermo

Un momento di confronto e approfondimento sul percorso che ha tracciato le nuove strade che si aprono per design, usabilità e progettazione.
Il WIAD, World Information Architecture day, è la giornata internazionale dedicata all’architettura dell’informazione. In tutto il mondo il 22 febbraio 2020 la comunità globale degli architetti dell’informazione si riunisce, per “celebrare e promuovere la crescita globale dell’architettura dell’informazione a partire dalle realtà locali, attraverso il confronto tra colleghi e la contaminazione di discipline diverse”.
Dal 2012 il WIAD anima le comunità di pratica sparse per il mondo, promuovendo talk e organizzando workshop e laboratori. Anche quest’anno Palermo sarà tra le 5 città italiane ad ospitare il WIAD. Quest’anno il tema di WIAD è “The IA Element – Past, Present and Future”.

PROGRAMMA

9:00 Accoglienza e registrazione partecipanti
9:30 – 12:45 Conferenza in plenaria con interventi di: Pietro Spagnolo, Andrea Resmini (da remoto), VacuaMoenia, Mario Guarcello (Osservatorio Astronomico di Palermo)
14:30 – 18:00
Workshop 1 – Design System | HypeBang
Workshop 2 – Random element for territory ia | Formaliquida

Aggiornamenti del programma anche su Facebook e Linkedin


INGRESSI

Il biglietto comprende la partecipazione alla conferenza, un workshop a scelta fra i 2 in programma e la pausa caffè.

Se sei un socio Architecta puoi utilizzare il codice sconto che hai ricevuto via mail, in caso non sia arrivato contattaci via mail info@coltivatoridibellezza.it

Il ricavato dei biglietti andrà interamente a coprire i costi sostenuti per l’organizzazione.

WIAD Palermo 2020 è organizzato da un team di volontari con il supporto di Architecta e dei suoi sostenitori.

Non è previsto alcuno scopo di lucro.


DOVE

Il Consorzio ARCA – Consorzio per l’Applicazione della Ricerca e la Creazione di Aziende innovative è stato costituito nel mese di giugno del 2003. Ad oggi, i soci sono l’Università degli Studi di Palermo, e la società Easy Integrazione di Sistemi s.r.l. Il Consorzio si propone, attraverso l’integrazione delle competenze e delle professionalità dei propri soci, di promuovere la nascita e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali di spin-off che valorizzino i risultati conseguiti dai centri di ricerca operanti in Sicilia e, più in generale, di favorire l’innovazione ed il trasferimento tecnologico verso il sistema produttivo e la società siciliana. Il Consorzio ARCA offre alle start-up imprenditoriali un insieme di servizi tra di loro complementari nell’ambito di una articolata metodologia di incubazione. L’approccio adottato è quello di un network multilivello in grado di fornire, oltre al supporto logistico, azioni mirate di affiancamento ed accesso a relazioni industriali e finanziarie. Avanzati laboratori di prototipazione consentono alle imprese di condurre le attività di sviluppo preindustriale a costi contenuti e con il supporto di personale altamente specializzato.

Sonic Somatic

Dal 5 all’8 ottobre Sonic Somatic approda a Novoli, nell’ex area FIAT, dove oggi sorge il complesso di San Donato.
Il festival fiorentino dedicato alle arti visive e alla produzione musicale contemporanea, per la prima volta, si svolgerà in un’unica sede, concentrando la tre giorni di programmazione in un’area urbana periferica, che negli ultimi anni è stata attraversata da grandi trasformazioni urbanistiche e sociale.
Dopo la prima collaborazione del 2016 con In Living Memory of What Never Happened – una installazione sonora dell’artista sudafricano James Webb nel mercato di Sant’Ambrogio – Radio Papesse è felice di continuare a promuovere le arti sonore, così come sappiamo fare, all’interno di uno dei festival fiorentini più interessanti.
Venerdì 6 ottobre, dalle 19:30, VacuaMœnia sarà ospitata nel corso di VUOTI, curata da RadioPapesse. VUOTI è una sessione guidata di circa quaranta minuti alla scoperta di alcuni lavori sonori che investigano e narrano spazi pubblici e vuoti urbani, paesaggi post-industriali e post-agricoli, architetture utopiche e sociali.
VacuaMœnia presenterà due field recordings su Borgo Regalmici, piccolo centro rurale della Sicilia fondato nel 1927 per ripopolare le campagne.

Tutti gli eventi del festival sono a ingresso libero, alcuni su prenotazione: sonicsomatic@gmail.com. Rimanete aggiornati su FB

Appuntamenti:
dalle 15.00 alle 20.00 Spazio XL, Centro Commerciale di Novoli
VUOTI
Radio Papesse

Patrimoni Sonori Italiani

Gli archivi dei suoni intersecano oggi e sempre più, nelle diverse forme, nei metodi del passato o con le tecnologie del presente, molteplici discipline e campi di indagine. Sono legati al tempo in cui le prese di suono vengono realizzate o rimaneggiate, sono raccolte su nastro magnetico o supporto digitale, sono mappe online di immediata fruizione. Sono legati ai luoghi, al grande territorio o al piccolo contesto, perché spesso ne vogliono svelare i valori, linguistici, spaziali, evocativi, allargando o stringendo il campo di attenzione. Sono legati a un tema che può mettere a sistema anche geografie lontane se strette in un fine comune. Evidenziano il suono di un singolo fonema o raccontano gli infinti episodi sonori di un paesaggio esteso. E sono la musicologia, la linguistica, l’etnologia, la sociologia e ancora l’antropologia, la geografia, l’architettura, l’urbanistica a generarli e utilizzarli, alcune discipline da più tempo e con metodi consolidati, anche se orientati a nuovi perfezionamenti e aperture, altre con attenzione più recente e metodi ancora incerti.
Partendo dalla ricerca, attiva sul territorio, degli archivi, delle fonoteche e delle mappe sonore, questo convegno vuole cercare dialoghi possibili e obiettivi da condividere mettendo a confronto le diverse realtà operanti nella raccolta e nella conservazione del patrimonio sonoro italiano.
L’intento dell’incontro è dunque quello di avviare un censimento degli archivi del suono nel contesto nazionale, di richiamare riflessioni su una possibile logica di sistema e di cercare ricadute attive, disciplinari e interdisciplinari, che possano svelare il valore operativo dell’archivio sonoro, sottolineandone il ruolo di strumento vivo anche in contesti disciplinari in cui finora risulta inedito o iniziale. Speciale attenzione è riservata perciò al tema dell’archivio del paesaggio sonoro che sembra avere oggi maggiori margini di evoluzione e trasformazione, cercando però sostegno e possibilità di intersezione con gli archivi della parola e della voce.

L’incontro è curato da Francesco Michi e Ida Recchia

Sono stati invitati a presentare una relazione:

Rete Siciliana Paesaggio Sonoro
Giulio Aldinucci e Nicola Di Croce (Archivio Italiano Paesaggi Sonori)
Dario Casillo e Cristian Sommaiolo (Napolisoudscape)
Sara Maino e Davide Ondertoller (Portobeseno)
Elisa Salvalaggio (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”)
Francesco Michi e Mechi Cena (FKL)
Ida Recchia (Università di Calabria)
Emiliano Battistini (Università di Palermo)

PROGRAMMA

VENERDì 5 MAGGIO

ore 21.00
Teatro Dolcini
MERCATO SARACENO

Patrimoni sonori italiani
SESSIONE DI ASCOLTO
Aldinucci, Annis, Ardita, Battistini, Canecapovolto/Scuola Fuorinorma, Cappella, Casillo, Di Furia, Michi, La Rocca – Zingaro, Vacuamoenia

SABATO 6 MAGGIO

ore 10.00
RAD’ART
San Romano – Mercato Saraceno 

Accoglienza – Inizio lavori

ore 10.00-13.00
RELAZIONI

ore 15.00-19.00

TAVOLO/I DI DISCUSSIONE

DOMENICA 7 MAGGIO

ore 10.30-12.45
RAD’ART
San Romano – Mercato Saraceno 

TAVOLO/I DI DISCUSSIONE

Chiusura lavori


CONTATTI

E-mail
info@paesaggiosonoro.it
roca@arteco.org
michi@arteco.org

Tel
Francesco Michi (coordinatore FKL per l’Italia)
michi@arteco.org
3498559706
Anton Roca (Presidente Arteco)
roca@arteco.org
.339 243 01 30

Nuove Geografie del Suono @ Catania

È possibile indagare le trasformazioni dei paesaggi, dei territori ed i cambiamenti in atto nelle geografie politiche e culturali del mondo contemporaneo, attraverso le pratiche dell’ascolto?
È intorno a questo interrogativo che si costruisce l’analisi sviluppata da “Nuove geografie del suono” (Meltemi, pagg. 196, €18,00), esordio letterario di Leandro Pisano, curatore e ricercatore già noto in ambito internazionale per i suoi progetti legati alle nuove tecnologie, al suono ed ai territori rurali (Interferenze new arts festival, Liminaria).
Si tratta di un testo che elabora una serie di temi di stringente attualità, a partire dall’ecologia politica fino alla critica tecno-culturale, attraverso una prospettiva, quella degli studi sul suono, che sempre più va acquisendo rilevanza e spazio non solo nell’arte contemporanea, ma anche all’interno del dominio delle scienze umane e sociali.
Le aree rurali, i luoghi abbandonati, gli ambienti di confine diventano in questa trattazione spazi estetici inusitati, attraversati dal suono e dalle pratiche artistiche ad esso legate come dispositivi di indagine.
È una narrazione che connette territori e geografie a diverse latitudini: dal deserto di Atacama in Cile alle aree rurali dell’Irpinia e del Sannio beneventano, dal Messico al Pakistan, dal Marocco ai borghi abbandonati in Sicilia, mettendo via via in questione i concetti di comunità, identità, cartografia, antropocentrismo, universalismo.
Questo libro offre spunti inediti, sconfinando in territori raramente esplorati nel panorama degli studi italiani, aprendo la ricerca sul suono ad esiti che lo collocano al di fuori di una prospettiva puramente musicologica, ma anche in dialogo con essa, in tensione verso nuovi possibili scenari di indagine.
In un contesto in cui si incrociano i contributi significativi di diverse discipline ed approcci, l’autore ci invita a riscoprire, “così la possibilità non solo di abitare i luoghi, ma anche, una volta di più, di immaginarli e costruirli rendendoli ambiente complessi e riecheggianti. Facendo esperienza del pensiero, in ultima analisi, come un’infinita risonanza”.
A discutere dei temi trattati saranno, oltre all’autore, il semiologo Emiliano Battistini e l’architetto Marilena La China.

BIO
Leandro Pisano, curatore, critico e ricercatore indipendente, si occupa delle intersezioni tra arte, suono e tecnoculture. È dottore di ricerca in Studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono presso l’Università “L’Orientale” di Napoli. Dirige dal 2003 il festival internazionale di new arts Interferenze ed ha fondato nel 2014 Liminaria, progetto di potenziamento delle reti locali nel Fortore beneventano.

Emiliano Battistini è dottorando in Studi Culturali Europei presso l’Università di Palermo, dove si interessa di semiotica e Sound Studies. Musicista e artista sonoro, lavora nel campo del paesaggio sonoro con il collettivo Ground-to-Sea Sound Collective e con il progetto Vin Voix Valais, creando installazioni e concerti site-specific.

Marilena La China è insegnate presso l’I.C. Nino Di Maria di Sommatino-Delia. Laureata in architettura ad indirizzo storico (1996) e dottore di ricerca presso l’università di Palermo in Pianificazione urbana e territoriale (2004). Docente a incarico presso le università di Agrigento ed Enna. Responsabile provinciale per Caltanissetta dell’associazione SiciliAntica. Esperta in borghi rurali e studiosa di architettura del e nel paesaggio.

Per tutte le info, i dettagli e per prendere parte all’incontro potete scriverci QUI o contattarci sulla nostra pagina FACEBOOK.

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Nuove Geografie del Suono @ Palermo

È possibile indagare le trasformazioni dei paesaggi, dei territori ed i cambiamenti in atto nelle geografie politiche e culturali del mondo contemporaneo, attraverso le pratiche dell’ascolto?
È intorno a questo interrogativo che si costruisce l’analisi sviluppata da “Nuove geografie del suono” (Meltemi, pagg. 196, €18,00), esordio letterario di Leandro Pisano, curatore e ricercatore già noto in ambito internazionale per i suoi progetti legati alle nuove tecnologie, al suono ed ai territori rurali (Interferenze new arts festival, Liminaria).
Si tratta di un testo che elabora una serie di temi di stringente attualità, a partire dall’ecologia politica fino alla critica tecno-culturale, attraverso una prospettiva, quella degli studi sul suono, che sempre più va acquisendo rilevanza e spazio non solo nell’arte contemporanea, ma anche all’interno del dominio delle scienze umane e sociali.
Le aree rurali, i luoghi abbandonati, gli ambienti di confine diventano in questa trattazione spazi estetici inusitati, attraversati dal suono e dalle pratiche artistiche ad esso legate come dispositivi di indagine.
È una narrazione che connette territori e geografie a diverse latitudini: dal deserto di Atacama in Cile alle aree rurali dell’Irpinia e del Sannio beneventano, dal Messico al Pakistan, dal Marocco ai borghi abbandonati in Sicilia, mettendo via via in questione i concetti di comunità, identità, cartografia, antropocentrismo, universalismo.
Questo libro offre spunti inediti, sconfinando in territori raramente esplorati nel panorama degli studi italiani, aprendo la ricerca sul suono ad esiti che lo collocano al di fuori di una prospettiva puramente musicologica, ma anche in dialogo con essa, in tensione verso nuovi possibili scenari di indagine.
In un contesto in cui si incrociano i contributi significativi di diverse discipline ed approcci, l’autore ci invita a riscoprire, “così la possibilità non solo di abitare i luoghi, ma anche, una volta di più, di immaginarli e costruirli rendendoli ambiente complessi e riecheggianti. Facendo esperienza del pensiero, in ultima analisi, come un’infinita risonanza”.
A discutere dei temi trattati saranno, oltre all’autore, il semiologo Emiliano Battistini e e l’Ingegnere ESA Angelo Morello.

BIO
Leandro Pisano, curatore, critico e ricercatore indipendente, si occupa delle intersezioni tra arte, suono e tecnoculture. È dottore di ricerca in Studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono presso l’Università “L’Orientale” di Napoli. Dirige dal 2003 il festival internazionale di new arts Interferenze ed ha fondato nel 2014 Liminaria, progetto di potenziamento delle reti locali nel Fortore beneventano.

Emiliano Battistini è dottorando in Studi Culturali Europei presso l’Università di Palermo, dove si interessa di semiotica e Sound Studies. Musicista e artista sonoro, lavora nel campo del paesaggio sonoro con il collettivo Ground-to-Sea Sound Collective e con il progetto Vin Voix Valais, creando installazioni e concerti site-specific.

Angelo Morello da circa dieci anni a questa parte ha raccolto e curato gli archivi storici dell’ESA, portando all’attenzione dei media la storia del paesaggio rurale, dei suoi cambiamenti legati alle riforme agrarie che si sono provate ad attuare in Sicilia nel corso del ‘900. È stato tra i promotori del progetto “La via dei Borghi”, progetto teso a rivalutare i centri rurali dell’isola.

Per tutte le info, i dettagli e per prendere parte all’incontro potete scriverci QUI o contattarci sulla nostra pagina FACEBOOK.

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